Machiavelli: prospettive di studio col digitale

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Fare un autore…oltre il manuale

Tra gli autori della letteratura italiana, Niccolò Machiavelli è il primo che gli studenti delle scuole superiori percepiscono come “moderno” o, quanto meno, legato a tematiche che sentono vicine al loro orizzonte esperienziale; è vero che la Commedia dantesca rappresenta una sorta di “enciclopedia” sul mondo facilmente riferibile al contemporaneo, ma con l’autore del Principe il gioco è più immediato. Innumerevoli sono infatti i capitoli dell’opera scritta nel 1513 nei quali si dibattono, con uno stile “dilemmatico“, temi come le armi, le virtù di un uomo di politica, il ruolo della fortuna nelle vicende umane, la nuova morale per l’homo politicus: argomenti che possono essere usati per delle attualizzazioni del testo molto efficaci.

Non è mia intenzione soffermarmi qui sulla portata didattica e l’importanza di questo autore nell’itinerario di apprendimento del secondo biennio, quanto indagare come attraverso e con Machiavelli si possano creare dei percorsi con il digitale molto interessanti, per svincolarci dalla litania vita + temi + commento ai testi che, nelle aule italiane, specie per la carenza di dispositivi (o forse di voglia di innovare?) ancora imperversa. Queste proposte vanno nella direzione di una riappropriazione dei contenuti e implicano, ahimè, un monte ore aggiuntivo rispetto alla didattica di tipo tradizionale che, tipicamente trasmissiva, prevede un impiego orario facilmente prevedibile e gestito in autonomia dal docente. Credo però queste ore aggiuntive siano ben spese: oltre ad analizzare infatti il posto di rilievo di Machiavelli nell’evoluzione della prosa nel Cinquecento, si può allenare e potenziare il testo argomentativo (la tipologia B dell’Esame di Stato) e promuovere le competenze digitali degli studenti, utilizzando la rete e applicativi per creare grafiche digitali o svolgere dibattiti online.

Machiavelli nelle infografiche

Uno degli elementi più interessanti, quando si affrontano degli autori o dei movimenti letterari, è sicuramente il confronto con altri autori per temi, pensiero, stile o generi affrontati. Ne parla spesso Gino Tellini nei suoi webinar per Loescher-D’Anna, durante i quali insiste molto sulla necessità di istituire paralleli tra gli autori, per far sì che gli studenti si schierino con l’uno o con l’altro esprimendo, in maniera argomentata, le ragioni della loro preferenza. Con Machiavelli il gioco risulta facile, specie se lo si vuole confrontare con il contemporaneo Guicciardini e mettere in parallelo il Principe con i Ricordi oppure istituire un confronto con il fondatore della prosa scientifica italiana, Galileo Galilei. Lo strumento digitale che consiglio di utilizzare è sicuramente l’infografica e, tra i tanti, l’applicativo Canva (per approfondire si legga il mio articolo sul tool qui); nella sezione infografiche, tra i diversi modelli gratuiti disponibili, quello che consiglio di scegliere è FICTION vs NON FICTION. Attraverso questo template si può strutturare un confronto puntuale tra i due autori, condividendo il prodotto digitale tra studenti e caricando poi il risultato in una cartella condivisa che può essere utile nelle fasi di ripasso pre-verifica. Credo che imparare a confrontare autori e promuovere delle competenze di grafica sia fondamentale nel triennio anche perché, per esperienza, sono queste le richieste che vengono fatte spesso ai ragazzi nelle esperienze di PCTO, o comunque nel mercato del lavoro e all’università. Confrontare autori è anche un’operazione utile per sistematizzare le conoscenze e padroneggiare i concetti chiave, assai utili nell’anno terminale fase di ripasso in ottica Esame di Stato.

Machiavelli vs Guicciardini, infografica di confronto su Canva

Percorsi tematici attraverso Genially

Un medesimo lavoro di confronto tra autori si può invece istituire intorno a una parola chiave, come per esempio quella della fortuna (o, analogamente, della virtù). Come è noto, Machiavelli attua una risemantizzazione del termine fortuna rispetto alla Commedia dantesca, ma la visione dell’autore fiorentino diverge anche rispetto a quella contenuta nei Ricordi di Guicciardini, più legata all’esperienza e alla mancanza di certezze dell’epoca burrascosa in cui vive l’autore della Storia d’Italia. Qui lo strumento di cui ci si può servire è sicuramente Genially che, rispetto a Canva, permette di creare dei collegamenti esterni, attraverso dei link che si possono inserire grazie all’interattività. Il prodotto multimediale che consiglio di far creare ai ragazzi è l’ interactive image. Si può partire da un’immagine scattata dagli studenti o reperibile tra quelle non coperte da copyright, per poi inserire diversi “bottoni” che rimandano ad approfondimenti sull’argomento (testi a cura degli studenti, link esterni, video su Youtube, approfondimenti su Treccani.it o altri siti istituzionali). Creare un’immagine interattiva permette di “racchiudere” in un’unica schermata concetti che, in modo tradizionale, sarebbero stati compresi in presentazioni di più slides o con diverse transizioni (se si usasse, per esempio, Prezi, software che non gradisco particolarmente per l’effetto “mal di mare”); inoltre l’immagine può essere sempre suscettibile di cambiamenti, di correzioni tanto nella resa grafica quanto nei contenuti, come si può notare da questa “bozza” che vi allego qui sotto. Gestendo poi su Genially, nella barra delle applicazioni, i “Collaborators”, si possono aggiungere come “editor” i componenti del gruppo, che potranno lavorare, in modalità sincrona, sull’immagine, anche “a distanza” (ahimé) oppure distanziati nel laboratorio di informatica o mobile.

La “fortuna” da Dante a Guicciardini: immagine interattiva

Machiavelli e l’argomentazione con strumenti digitali

Lo scandalo del Principe trova, com’è noto, il suo nucleo forte in quelli che sono chiamati i “capitoli del nondimanco, nei quali il segretario fiorentino si sofferma su alcune virtù del principe e su determinati comportamenti eticamente e corretti, affermando tuttavia che, nella convulsa situazione dell’Italia del Cinquecento, si debba guardare alla realtà effettuale e alle qualità che un capo deve avere per mantenere il potere. Una delle proposizioni più scandalose è sicuramente la seguente, che apre il capitolo XVIII del Principe: «Quanto sia laudabile in un Principe mantenere la fede, e vivere con integrità, e non con astuzia, ciascuno lo intende. Nondimeno si vede per esperienzia, ne’ nostri tempi, quelli Principi aver fatto gran cose, che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con astuzia aggirare i cervelli degli uomini, ed alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in su la lealtà». Anche qui, per istituire un’attualizzazione efficace, ci viene in soccorso il digitale e l’applicazione Tricider (per l’uso della piattaforma, si legga il mio articolo qui) utile per dibattere in modalità asincrona su un tema divisivo. La rilettura in chiave moderna di questo passo può essere consegnata a una traccia di lavoro di questo tipo: «Secondo Machiavelli la politica non è immorale, ma presenta una moralità diversa, legata al raggiungimento degli obiettivi che l’uomo di governo si è prefissato. Credi che la politica, anche quella attuale, debba seguire queste logiche oppure che essa presupponga una moralità identica a quella applicata alle altre azioni umane? Argomenta, anche con esempi di uomini politici attuali».

Gli studenti potranno collocarsi su due diverse posizioni, mentre avranno tanti spunti dall’attualità per impostare la loro argomentazione. Lo sbocco di tutto ciò sarà, ovviamente, una produzione di taglio argomentativo, che potrà essere proposta come compito in classe o come esercitazione domestica di tipo diagnostico. Per chi voglia dibattere virtualmente con me, ecco il link (clicca qui).

Mappare la prosa del Principe

Da ultimo, un’altra espansione “digitale” di Machiavelli è la sistematizzazione del suo pensiero attraverso delle mappe argomentative; le pagine del segretario fiorentino sono infatti molto interessanti per essere “incasellate” in diagrammi, che possono essere realizzati con diversi strumenti, tra i quali consiglio Mind Mup Argument Visualization. I capitoli del Principe, con lo stile dilemmatico, sono adatti per una loro rappresentazione grafica e per un loro smontaggio da parte degli studenti. Rappresentare ragionamenti, specie in autori come Machiavelli, consente di “approfondire” il loro pensiero, di analizzare gli snodi argomentativi, l’uso delle congiunzioni, insomma, l’articolazione del ragionamento. L’attività potrebbe essere poi essere davvero proficua se gestita insieme al docente di filosofia, negli indirizzi liceali che prevedono questa disciplina. Vediamo ora un esempio pratico, preso dal celeberrimo passo del capitolo XVII del Principe, in cui si riflette sulla “crudeltà” o “bontà” del principe ideale; una possibile rappresentazione dell’incipit del passo è diagrammata qui sotto:

Un digitale “buono”

Da quanto precedentemente esposto, si può notare come le proposte per “espandere digitalmente” Machiavelli siano molteplici; va da sé che il docente sceglierà quelle più adatte alla tipologia e alle abitudini di apprendimento della classe, ma che riterrà più consone alle PROPRIE competenze disciplinari e metodologiche. I docenti che vogliano potenziare ancora in quarta (o alla fine della terza, se si anticipa l’autore nel II quadrimestre, subito dopo la conclusione delle Tre Corone) la componente letteraria potranno scegliere le prime due proposte, ovvero l’infografica con Canva o l’immagine interattiva con Genially, mentre chi preferirà usare Machiavelli per gestire un percorso parallelo di scrittura e argomentazione virerà su Tricider e MindMup. Tutte le proposte sono comunque interessanti in quanto prevedono un coinvolgimento degli studenti in attività laboratoriali, di grafica o di riappropriazione, con una costruzione personale dell’apprendimento, aspetto da tenere sempre in considerazione quando si progetta un modulo didattico.

Una opinione su "Machiavelli: prospettive di studio col digitale"

  1. Se usato in questo modo il digitale è un modo per rendere l’apprendimento più cooperativo e costruttivo. Ho scoperto da un paio d’anni Canva e in effetti per certi versi è migliore di PowerPoint o Keynote. Alcuni colleghi usano anche Genially, è tempo che lo prenda in considerazione se lo citi anche tu (ed è meno “ondivago” di Prezi). Mind Mup Argument Visualization invece mai sentito.
    Il confronto tra due o più autori mette in campo non solo conoscenze e abilità ma anche competenze. Oltre alla coppia Machiavelli-Guicciardini, si potrebbe applicare ad altri autori: Ariosto-Tasso, Leopardi-Manzoni, D’Annunzio-Svevo, Ungaretti-Montale. Nel manuale di Baldi ci sono le interviste agli autori che danno una base per simili binomi.

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